"Ho creato questo sito al fine di condividere, con tanti altri appassionati e non, l'arte di costruire con le proprie mani, esche artificiali da pesca; Vedremo insieme che cosa si cela dietro un'esca artificiale e, per chi volesse provare a cimentarsi nella costruzione di alcune esche semplici, ma funzionali, ho inserito alcuni tutorial nella sezione "Autocostruzione".
Iniziamo con lo spiegare che cosa sono questi "Artificiali".
Lo dice la parola stessa: sono delle imitazioni più o meno realistiche di pesci (anche insetti), prede abituali di pesci più grandi, chiamati appunto predatori. La tecnica di pesca è lo "Spinning", ove l'esca viene lanciata e recuperata con velocità e modi variabili, a volte a scatti o in maniera repentina, creando dei movimenti che generano luccichii e vibrazioni particolarmente attrattivi. Queste esche, mosse abilmente dal pescatore, riproducono un nuoto e dei movimenti tali da indurre i predatori all'attacco della stessa credendola un animale vero, facente parte del loro regime alimentare.
In genere si pesca con canne che vanno da 2,10 mt a 3 metri, più o meno robuste, equipaggiate di mulinello con monofilo di nylon o trecciato; il tutto (canna, mulinello e filo) deve essere chiaramente dimensionato al tipo di pesce/pesci che si vorrebbe adescare.
Perché costruirsi delle esche quando ne esistono in commercio già pronte? Bellissime nelle forme e nei colori, ma ricordiamoci sempre l'obbiettivo commerciale: "il primo pesce che abbocca è colui che la compra". Chi bazzica i negozi di pesca, sa che le esche commerciali hanno un costo non indifferente, a parte alcune imitazioni di dubbia provenienza e funzionamento, e questo incide parecchio soprattutto quando capita di perderle durante le battute di pesca. I pesci ci cascano lo stesso, altrimenti nessuno le acquisterebbe più, ma provare a costruire un artificiale e catturare una preda, grossa o piccola essa sia, è avere, senza ombra di dubbio, una marcia diversa anche nello spirito. Uno dei tanti lati positivi dell'autocostruzione e' che lo stesso artificiale, lo si può replicare più volte e averne sempre a disposizione, anche con colorazioni diverse, nella propria cassettina delle esche al costo di qualche manciata di ore trascorse piacevolmente a costruirli.
Come detto all'inizio, le esche artificiali sono delle imitazioni più o meno realistiche di pesci o animali che vengono lanciate in prossimità di zone ove si presume esserci dei pesci predatori e recuperate. In genere, durante il loro recupero, queste esche si muovono e/o vengono mosse dal pescatore inducendo i predatori all'attacco della stessa o per curiosità o, nella gran parte dei casi, credendola una vera preda del loro regime alimentare. Nonostante le numerose varianti, gli artificiali che hanno tutti una forma che piu' o meno assomiglia verosimilmente ad un pesce, sono principalmente composti da:
- un corpo che puo' essere costruito con i materiali piu' disparati, dal legno (nel mio caso), resine e da stampi in materie plastiche.
- un anello di aggancio per la lenza, dove vengono fissati alla nostra madre lenza con un robusto nylon o trecciato
- uno o piu' anelli posti nel sottopancia e in coda ove fissare, con degli anellini chiamati "split-ring", delle ancorette o degli ami singoli.
- una paletta direzionale, in genere di materiale plastico, metallico o dello stesso materiale di cui e' composto lo stampo; e' responsabile sia del tipico movimento a zig zag o a "s" piu' o meno stretta dei nostri artificiali sia dell' affondamento degli stessi durante il nuoto.
- un paio di occhi sulla parte anteriore. In genere sono verniciati ma ultimamente vengono montate (e soprattutto autocostruite) delle versioni 3D abbastanza realistiche.